INTRODUZIONE AL SONORO

della prof.ssa Noemi Gagliardo Corsi


Il sonoro è una delle due componenti di ogni prodotto audiovisivo. È vero che per circa trent'anni il cinema è stato muto, quindi è possibile in astratto un prodotto di immagini in movimento completamente silenzioso. Ma il silenzio assoluto non solo rende difficoltosa la comprensione, ma anche lo svilupparsi delle emozioni da parte del pubblico. Non a caso i film muti erano accompagnati da strumenti suonati in sala. In effetti con l'avvento del sonoro a partire dalla fine degli anni '20, i film muti  sono stati poi sonorizzati. E quando alcuni autori hanno voluto realizzare film muti hanno comunque previsto la presenza di musica e/o rumori.

 "Il cantante di jazz" ("The Jazz Singer", r. di Alan Crosland, 1927, USA) è considerato il primo film sonoro perché venivano pronunciati alcuni dialoghi.

"The Artist" (r. di Michel Hazanavicius, 2011, FR) è un film muto, ma con colonna musicale. 



Il sonoro nell'audiovisivo si divide tradizionalmente in tre componenti: voce, musica, rumori. I rumori si dividono in effetti e ambienti. Vediamo alcuni esempi per distinguerli.

In questa scena tratta da "2001: Odissea nello spazio" ("2001: A Space Odyssey", r. di Stanley Kubrick, 1968, USA, UK) i due astronauti entrano in una capsula isolata acusticamente in modo che HAL non li possa udire: le voci risuonano nel più totale silenzio. Il suono d'ambiente riprende quando la camera riproduce il punto di vista di HAL, esterno alla capsula.

In "Tempo di divertimento" ("Play Time", r. di Jacques Tati, 1967, FR, IT) la colonna sonora è quasi interamente costituita da suoni d'ambiente e soprattutto da effetti sonori. Si noti la differenza tra il suono d'ambiente dell'esterno e il silenzio ovattato (reso con un leggero sibilo) dell'interno, che esalta gli effetti sonori.


La musica della scena della doccia in "Psyco" ("Psycho", r. di Alfred Hitchcock, 1960, USA) serve ad enfatizzare il momento di terrore vissuto dalla protagonista. 

Il sopraggiungere terrificante dello squalo in "Jaws" (r. di Steven Spielberg ,1975, USA) è reso da una musica che ripete costantemente due note. 



Il sonoro può essere diegetico (essere giustificato da ciò che si vede in scena) oppure extradiegetico (o over). I suoni diegetici possono essere in (cioé presenti nella scena e inquadrati) o off (fuori campo).

Il prologo di "Gioventù, amore e rabbia" ("The Loneliness of the Long Distance Runner", r. di Tony Richardson, 1962, UK) vede il protagonista correre per strade di campagna. Il suo voice over (extradiegetico) spiega perché è attratto dalla corsa. 

"Barry Lyndon" (r. di Stanley Kubrick, 1975, USA, UK) è accompagnato da musica classica extradiegetica (cioé nessuno la sta suonando nella scena. 


In questa scena de "La recita" ("O Thiasos", r. di Thodoros Anghelopulos, 1975, Grecia)  la rappresentazione teatrale della compagnia protagonista del film è interrotta dagli effetti sonori off dell'arrivo dei bombardieri. 

In questa scena di "Cria Cuervos" (r. di Carlo Saura, 1976, ES) le bambine ascoltano musica diegetica perché presente in scena anche se alcune volte è in (viene inquadrato il giradischi) e altre volte off (fuori campo).