· 

Incontro 7-8. Audiovisivi silenziosi.

L'assenza di dialoghi è anche a volte una scelta dei prodotti audiovisivi. Viene visionato in classe "If Anything Happens I Love You" di Will McCormack e Michael Govier. Qui sotto il trailer dell'animazione.

Il film è ispirato ad un altro corto di animazione olandese: " Father and Daughter" (2000) di Michaël Dudok de Wit.

Il film viene analizzato in classe utilizzando in parte gli strumenti appresi studiando i silent book. Viene utilizzato un tenue bianco e nero. Così quando vi sono oggetti o volti colorati li si nota con molta forza. Non avendo a disposizione le parole gli autori hanno trovato un modo molto efficace di rappresentare i sentimenti repressi dei personaggi: rappresentandone le ombre. Notiamo che il film è silenzioso per quanto riguarda i dialoghi ma non è muto. La musica gioca un ruolo rafforzativa nei passaggi più emozionanti. Anche gli effetti sonori in alcuni momenti sono determinanti, ad esempio quando cessa la musica, l'immagine si ferma sulla porta della scuola con la bandiera statunitense e si odono colpi di arma da fuoco. 

Per rafforzare il concetto che, in assenza di dialoghi, molti passaggi emotivi possono essere veicolati dalla musica e molte informazioni dagli effetti sonori e dal suono d'ambiente, vediamo il cortometraggio di animazione "Jibaro" della serie "Love, Death and Robots". 

Il corto è una metafora della conquista violenta dell'America Latina da parte dei conquistatori spagnoli che saccheggiarono il continente. Da notare il ruolo fondamentale che gioca il suono d'ambiente (che cessa quando il protagonista viene inquadrato da vicino in modo da comunicare al pubblico che lui è sordo) e gli effetti sonori (il grido della donna). Qui sotto un video che illustra qualcuno degli effetti di animazione utilizzati.

Del resto vi sono stati molti popolari corti di animazione in cui musica ed effetti sonori avevano una grande importanza, pur essendo silenziosi. Ad esempio alcune serie della Warner come Willie Coyote e Beep Beep.

Il docente presenta poi "Il monello" di Charlie Chaplin. È da notare che in questo caso non si tratta di un film silenzioso (senza dialoghi) ma proprio muto. Quindi, a parte le didascalie, l'autore ha dovuto spiegare tutto attraverso le immagini, senza poter utilizzare musica ed effetti sonori. Ad esempio nell'incipit una donna partorisce un bambino senza alcun sostegno esterno e la sua sofferenza è rappresentata da una similitudine visiva (Gesù che porta la croce). 

Qui sotto l'intera pellicola. Sulla base di questo film gli studenti realizzeranno nei prossimi incontri una esercitazione per imparare a impaginare le immagini.