Le opere audiovisive fiction (o drammatugiche) sono caratterizzate dalla rappresentazione fittizia di una storia. Le opere audiovisive non fiction (o diegetiche) sono caratterizzate dalla presenza di narratori che si rivolgono direttamente al pubblico.
Fiction vs Non fiction. In questa videoanimazione diretta ad un pubblico infantile vengono descritte le differenze. In inglese.
Fiction vs Non Fiction movies. Comparazione tra un'opera fiction ed una non fiction sullo stesso tema: i pinguini. In inglese.
I formati delle opere fiction si dividono in due grosse famiglie: i film e la serialità televisiva.
I cortometraggi (chiamati anche corti) hanno una durata compresa entro i 30 minuti.
Un esempio: "Amal" di Ali Benkirane (2004, Marocco/Francia). L'analisi della struttura di questo corto si trova qui.
Per mediometraggio si intende un film che dura dai 30 ai 60 minuti. Il termine è caduto largamente in disuso. Un esempio: "The Kid" (1921, USA) di Charlie Chaplin.
Sono chiamati lungometraggi i film superiori ai 60 minuti. Un esempio: "Il delitto Matteotti" (1973, Italia) di Florestano Vancini.
Negli anni Dieci erano molto popolari i film "a puntate": il finale veniva rimandato al film successivo della serie. I protagonisti erano eroi del western, detective come Sherlock Holmes, banditi inafferabili come Fantômas (a lato "Juve contre Fantômas", r. di Louis Feuillade, 1913, FR). La serialità cinematografica sparì con l'avvento del feature film, il film che inizia e finisce in una sola soluzione. Un libro che tratta l'argomento è "Trame spezzate. Archeologia del film seriale" di Monica Dall'Asta (Le Mani, Genova, 2014).
Dagli anni '80 è comune che a un film di successo segua un sequel, cioè il seguito, e poi il sequel del sequel, chiamato threequel. L'insieme delle tre opere viene chiamato trilogia. Per esempio "Ritorno al futuro" ("Back to the Future", 1985), "Ritorno al futuro - Parte II" ("Back to the Future Part II", 1989), "Ritorno al futuro - Parte III" ("Back to the Future Part III", 1990), prodotti negli USA per la regia di Robert Zemeckis. Quando i film di una stessa serie sono quattro: quadrilogia. Oltre si parla di saga oppure di film series (ad esempio "Guerre stellari").
Vi sono film che sono realizzati in un'unica soluzione, ma a causa della loro lunghezza vengono divisi e distribuiti in tempi differenti. In questo caso non si parla di sequel, ma di parti. Ad esempio "Kill Bill: Volume 1" (2003) e "Kill Bill: volume 2" (2004), film USA per la regia di Quentin Tarantino.
Dagli anni Duemila si sono moltiplicati i prequel, film che narrano le vicende antecedenti i film originari. Ad esempio "La cosa" ("The Thing", r. di Matthijs van Heijningen Jr., 2011, USA, CA) è il prequel del film "La cosa" ("The Thing", r. di John Carpenter, 1982, USA) che finisce esattamente dove cominciava il film realizzato trent'anni prima.
Un midquel è un film le cui vicende si situano cronologicamente tra quelle di due film (oppure all'interno di uno stesso film) della medesima serie. Ad esempio gli avvenimenti di "Rogue One" (r. di Gareth Edwardsof, 2016) della saga USA di "Star Wars" si collocano cronologicamente tra "Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith" ("Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith", r. di George Lucas, 2005) e "Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza" ("Star Wars: Episode IV – A New Hope", r. di George Lucas, 1977).
Uno spin-off è un film (o una serie TV) che deriva da un altro film, solitamente sviluppando un personaggio (o un evento o un punto di vista...) che nel film originario era secondario. Ad esempio "Animali fantastici e dove trovarli" ("Fantastic Beasts and Where to Find Them", r. di David Yates, 2016, UK, USA) dello stesso universo narrativo della saga di Harry Potter. Per quanto riguarda le serie TV, "Angel" è uno spin-off di "Buffy".
Nel caso lo spin-off racconti eventi contemporanei a quelli del film originario si chiama sidequel, ad esempio "The Bourne Legacy" (r. di Tony Gilroy, 2012, USA) mostra eventi contemporanei a "The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo" ("The Bourne Ultimatum", r. di Paul Greengrass, 2007, USA), ma con un altro protagonista.
Un remake è il rifacimento di un film con un diverso cast, ma mantenendo sostanzialmente invariate le caratteristiche dei personaggi e gli eventi della storia. Ad esempio "Cape Fear" (r. di Martin Scorsese, 1991, USA) è un remake di "Cape Fear" (r. di J. Lee Thompson, 1962, USA).
Un remake shot-for-shot è il rifacimento di un film con un diverso cast, ma dove tutti gli altri elementi sono identici, comprese le inquadrature. Ad esempio "Psyco" ("Psycho", r. di Alfred Hitchcock, 1960, USA) e "Psycho" (r. di Gus Van Sant, 1998, USA).
Un reboot è una nuova versione di un film in cui i le caratteristiche dei personaggi e gli eventi della storia subiscono una forte revisione. Ad esempio "The Amazing Spider-Man" (r. di Marc Webb, 2012, USA) è un reboot di "Spider-Man" (r. di Sam Raimi, 2002, USA), focalizzato sulla ricerca dei genitori morti, ricerca che nella versione precedente non era presente.
Le serie TV sono articolate in puntate o in episodi. Le puntate sono frazioni di una fiction che ha un arco narrativo lungo. L’episodio è invece autoconclusivo. Negli ultimi trent'anni sempre più serie TV presentano elementi misti della puntata (storia orizzontale) e dell'episodio (storia verticale). "The Wire" (2002-2008) è una serie a puntate, mentre "Dr. House" ("House, M.D.", 2004-2012) è a episodi.
Nelle serie antologiche la storia e i personaggi cambiano completamente da episodio a episodio o da stagione a stagione. Nell'esempio "Black Mirror" (2011–2019).
Una sitcom (contrazione di situation comedy) è una serie a episodi con pochi ambienti e personaggi, della durata di una ventina di minuti. A lato "Friends" (1994–2004).
Una miniserie (ing.: miniseries) è una serie TV con un numero limitato di puntate, generalmente meno di 13. Per esempio "Unbelievable" (2019).
In Italia la miniserie prendeva il nome di sceneggiato, quando la produzione era originale, e di teleromanzo quando lo sceneggiato era un adattamento di un romanzo. Nell'esempio: "La cittadella" (1964).
La soap opera è un serial con un numero notevolissimo di puntate, con un arco narrativo aperto, di produzione solitamente statunitense.
Nell'esempio: "Beautiful" (dal 1987).
La telenovela è un serial con un numero molto alto di puntate, ma un arco narrativo definito, di produzione latinoamericana. Nell'esempio: "Avenida Brasil" (2012).