L'ORIENTAMENTO DELL'INQUADRATURA


L'inquadratura (o il quadro o la vignetta) può avere un orientamento verticale (più alta che larga; ing. portrait mode) oppure orizzontale (ing. landscape mode). Nel caso l'inquadratura abbia margini della stessa lunghezza (cioé la cornice sia un quadrato) l'orientamento è neutrale.

"Tulsa Series", di Larry Clark, 1970
"Tulsa Series", di Larry Clark, 1970
"Romance of Ambrose Bierce #3" di Ralph Eugene Meatyard, 1964
"Romance of Ambrose Bierce #3" di Ralph Eugene Meatyard, 1964
"Parade, Hoboken, New Jersey" di Robert Frank, 1955
"Parade, Hoboken, New Jersey" di Robert Frank, 1955

L'orientamento orizzontale appare naturale per una serie di ragioni. La prima è che il mondo conosciuto si sviluppa in orizzontale più che in verticale. Per questo siamo abituati a muovere gli occhi da destra a sinistra (o viceversa) più che da sotto in su (o viceversa). È il motivo per cui le inquadrature del cinema e della televisione si sono sviluppate orizzontalmente. Le camere fotografiche sono costruite in maniera tale da rendere più agevole la ripresa in orizzontale, anche se l'orientamento verticale è scelto spesso per le figure e i visi. Nel fumetto le vignette sono disposte sulla pagina, che di solito è verticale, in modo tale da risultare quasi sempre orizzontali. Nella pittura l'orientamento verticale ha riscosso maggiore fortuna, grazie al genere dei ritratti. Per ragioni legate al rapporto tra i sessi nelle epoche passate, nella pittura la rappresentazione degli uomini in figura intera era affidata all'orientamento verticale dato che erano ritratti in piedi per comunicare un'idea di forza; le donne invece apparivano spesso sdraiate e dunque in quadri a orientamento orizzontale.

Negli ultimi anni l'orientamento verticale sta guadagnando crescente favore grazie ai video e alle foto ripresi con i cellulari. L'impugnatura di questi dispositivi infatti rende più agevole in fase di ripresa l'orientamento verticale.  Non solo ormai milioni di utenti "producono" video amatoriali su piattaforme quali TikTok e Instagram, ma dalla metà degli anni 2010 si è dato avvio, specie in Oriente, ad una produzione cinematografica vera e propria con questo orientamento.

"I delitti della Fenice" di Dino Battaglia, 1983
"I delitti della Fenice" di Dino Battaglia, 1983

In questa tavola vi sono vignette con orientamento orizzontale, verticale e neutrale. Si noti anche l'utilizzo della cornice (presente, assente, parziale). 

"Campo di grano con volo di corvi" di Vincent Van Gogh, 1890
"Campo di grano con volo di corvi" di Vincent Van Gogh, 1890
"Autoritratto" di Vincent Van Gogh, 1889
"Autoritratto" di Vincent Van Gogh, 1889

L'orientamento orizzontale è di solito utilizzato per ritrarre gruppi, azioni che si sviluppano in orizzontale, paesaggi, mentre quello verticale per valorizzare volti, figure, edifici alti. Nulla impedisce di riprendere una figura con un orientamento orizzontale, ovviamente. Si deve essere coscienti però che a quel punto sorge il problema di come gestire gli spazi intorno alla figura, che risulteranno piuttosto abbondanti. 

"Saarlandschaft 1", di Otto Steinert, 1953
"Saarlandschaft 1", di Otto Steinert, 1953

La fotografia ritrae un soggetto solitamente ripreso in senso orizzontale, per il quale invece l'autore ha scelto un orientamento verticale. L'autore sosteneva che la fotografia non poteva essere "oggettiva", dato che seleziona la realtà in modo arbitrario. In questo modo però ha la possibilità, a differenza dello sguardo "libero" di rilevare "la struttura delle cose". Mancando lo spazio ai lati del paesaggio, la fotografia acquisisce un carattere quasi astratto, mettendo in rilievo le dure forme del suolo.

"Self-portrait in blue dress" di Nan Goldin, 1985
"Self-portrait in blue dress" di Nan Goldin, 1985

L'autrice non solo predilige un orientamento orizzontale per una figurazione in cui di solito si sceglie quello verticale, ma lascia anche più spazio del solito sopra alla testa. In questo modo viene relativizzata la percezione di eleganza e bellezza della figura, dato che nell'inquadratura entra un ambiente disordinato e provvisorio che comunica un sottile senso di squallore.

Si deve tener conto comunque che il mondo della grafica è dominato dall'orientamento verticale. Gran parte delle copertine delle riviste sono verticali, così come le pubblicità a tutta pagina che vi si trovano all'interno. Anche la cartellonistica cinematografica era verticale. Con l'avvento della comunicazione web, in campo pubblicitario nei siti web si tende a preferire l'orientamento orizzontale perché altrimenti si obbligherebbe l'utente a scorrere la pagina. Con la diffusione dei cellulari, però, l'orientamento verticale ha riguadagnato spazio anche in quest'ambito.


ESERCITAZIONI

1. Individua un soggetto (figura, paesaggio, volto, oggetto...) e scatta una fotografia con orientamento verticale ed una con orientamento verticale cercando di mantenere fisso il centro di interesse. Rifletti sui diversi effetti che provocano ad un osservatore.

2. Cerca su internet inquadrature che abbiano un orientamento verticale, ma che descrivano soggetti sviluppati in orizzontale (paesaggi, edifici bassi, gruppi di persone, ecc.). Cerca poi inquadrature che abbiano un orientamento orizzontale, ma che descrivano soggetti che si sviluppano in senso verticale (volti, figure, grattacieli, ecc.). Rifletti su quali effetti provocano scelte così insusuali.

DOMANDE

1. Di solito (ma non sempre) per quali tipi di soggetto si sceglie un orientamento orizzontale? E uno verticale?

2. Quali sono le immagini ad orientamento verticale che più spesso incontri? Quali a orientamento verticale?

3. Cosa significa "orientamento neutrale"?

4. Guarda le prime tre fotografie di questa pagina: perché secondo te i loro autori hanno scelto quei diversi orientamenti?

5. Osserva la tavola di Battaglia: perché ha scelto diversi orientamenti per diverse vignette?

6. Come gli autori del cartellone verticale di "Harry Potter" hanno dovuto riorganizzare gli elementi del quadro nella versione ad orientamento orizzontale?