I GENERI AUDIOVISIVI


generi audiovisivi sono raggruppamenti di opere che condividono un insieme di caratteristiche comuni. I generi audiovisivi possono essere raggruppati in generi fiction, che comprendono sia i film che le serie TV, e generi non fiction, che comprendono i programmi tipicamente televisivi, molti prodotti web, i documentari. 

"Contagion" (r. di Steven Soderbergh, USA, 2011), fiction sul diffondersi di una epidemia.

Reportage (quindi non-fiction) sull'epidemia di infezione fungina in India. Wion news.



I GENERI FICTION


Un genere fiction (cioè basato sulla messinscena di una storia) consiste in un gruppo di film/serie TV che hanno in comune  aspetti decisivi della propria drammaturgia e/o della messinscena. 


Tutti i western sono caratterizzati dall'ambientazione: l'Ovest degli Stati Uniti del XIX sec.  "Rio Bravo" ("Rio Grande", r. di John Ford, 1950) e "Il ritorno di Harry Collings" ("The Hired Hand", r. di Peter Fonda, 1971, USA).


Normalmente i generi hanno una durata limitata a non oltre una decina di anni. Se un genere dura di più  le sue caratteristiche interne variano grandemente ai due estremi temporali. 


"Spider-Man" (r. di Sam Raimi, 2002, USA) risentiva ancora del clima protestatario degli anni Novanta: venivano sottolineate l'origine proletaria del protagonista, il suo sentirsi fuori posto, i conflitti personali, diversamente dal reboot di dieci anni dopo, quando il clima politico era molto cambiato: "The Amazing Spider-Man" (r. di Marc Webb, 2012, USA).


Si può parlare di genere solo quando ci si riferisce ad un congruo numero di film realizzati nella stessa unità di tempo. Pochi film di uno stesso tipo e usciti a distanza di tempo non fanno un genere, ma un filone.  


Prima di diventare un genere, si producevano solo pochi film di supereroi. Si trattava dunque di un filone interno al genere fantastico. "Batman: The Movie" ("Batman - Il film", r. di Adam West, 1966, USA) e "Superman" (r. di Richard Donner, 1978, USA, Regno Unito).


Il sottogenere indica un raggruppamento interno al genere che riunisce film dalle numerosissime affinità. 


All'interno del genere dramma sentimentale che comprende tutti quei film dove la storia d'amore ha uno sviluppo problematico se non tragico, vi è il sottogenere del melodramma romantico che si caratterizza per vedere la coppia dei protagonisti divisa da opposte appartenenze sociali, il che causerà un esito tragico. "Le pagine della nostra vita" ("The Notebook", r. di Nick Cassavetes, USA) e "West Side Story" (r. di Jerome Robbins e Robert Wise, 1961, USA).


I generi nascono e muoiono, ma i bisogni emotivi che ne hanno decretato il successo rimangono e sono indipendenti dalle fasi storiche. Quindi quando un genere, a causa delle mutate condizioni sociali, sparisce, i bisogni che aveva soddisfatto vagano alla ricerca di nuove reincarnazioni. I generi possono dunque essere raggruppati tra loro in base alle emozioni primarie che suscitano. Questi raggruppamenti di generi sono chiamati macrogeneri (o famiglie di generi o supergeneri).


Il genere fantascientifico e il genere fantasy appartengono entrambi al macrogenere speculative fiction poiché ambedue puntano a sollecitare nel pubblico sentimenti di curiosità e meraviglia, stimolando la fantasia, grazie alla creazione di altri mondi, seppure uno sia futuristico/distopico e l'altro parallelo. "Mad Max" ("Interceptor", r. di George Miller, 1979, Australia) e "Conan il barbaro" ("Conan the Barbarian", r. di John Milius, 1982, USA).


Il macrogenere avventura

I generi d'avventura sono quelli dai quali il pubblico si aspetta di provare una qualche scarica di adrenalina e dunque l'azione ha un ruolo di primo piano.

"Django" (r. di Sergio Corbucci, 1966, Italia, Spagna).

"Mission: Impossible II" (r. di John Woo, 2000, USA).



Il macrogenere horror

Sono horror tutti quei generi che hanno per scopo principale suscitare paura o disgusto.

"L'armata delle tenebre" ("Army of Darkness", r. di Sam Raimi, 1992, USA).

"Saw II - La soluzione dell'enigma" ("Saw II", r. di Darren Lynn Bousman, 2005, USA).



Il macrogenere speculative fiction

Sono speculative fiction quei generi dai quali il pubblico si aspetta di provare meraviglia, stupore e stimoli alla fantasia e al sogno.

"Spazio 1999" ("Space: 1999", ideata da Gerry e Sylvia Anderson, 1973, Regno Unito)

"Tenebre e ossa" ("Shadow and Bone", ideata Eric Heisserer, 2021, USA).



Il macrogenere crime

Anche nei generi appartenenti alla famiglia crime ci si aspetta di provare molta ansia e tensione, ma con una coloritura a favore del proibito: viene messa in scena infatti la violazione della legge.

"Piccolo Cesare" ("Little Caesar", r. di Mervyn LeRoy, 1931, USA).

"Il braccio violento della legge" ("The French Connection", r. di William Friedkin, 1971, USA, Francia).



Il macrogenere sentimentale

Le macrogenere sentimentale il pubblico si aspetta di piangere o ridere, provando emozioni e passioni che hanno a che fare con l'amore, l'amicizia o i rapporti parentali o le dinamiche relazioni dei luoghi di lavoro.

"Pretty Woman" (r. di Garry Marshall, 1990, Regno Unito).

"Se mi lasci ti cancello" ("Eternal Sunshine of the Spotless Mind", r. di Michel Gondry, 2004, USA).



Il macrogenere comico

Il pubblico si aspetta che un film appartenente a generi comici lo faccia sorridere e/o ridere. 

"Totò cerca casa" (r. di Steno e Mario Monicelli, 1949, Italia).

"Hollywood Party" ("The Party", r. di Blake Edwards, 1968, USA).



I GENERI NON FICTION

La non fiction comprende tutte quelle opere in cui uno o più narratori si rivolgono direttamente al pubblico senza la rappresentazione fittizia di una storia.  Anche nella non-fiction vi sono vari macrogeneri.


Il documentario

Il documentario è un macrogenere non fiction in cui un tema viene presentato al pubblico attraverso i mezzi del linguaggio audiovisivo senza far ricorso in maniera prevalente ad elementi fiction.

"City So Real" (miniserie documentaria di 5 episodi, r. di Steve James, 2020, USA) racconta la città di Chicago attraverso le elezioni a sindaco del 2019 e l'impatto del COVID. Prodotto dalla piattaforma Kartemquin

"The Basics of Multi-Cam Live Production" (2021, USA) è uno degli episodi di documentari didattici realizzati sulla piattaforma FilmmakerIQ che si propone di formare al linguaggio audiovisivo.



L'informazione

Il macrogenere informazione raccoglie tutte quelle opere che si propongono di fornire notizie riguardanti l'attualità offrendone a volte un primo elementare livello di interpretazione.

France 24 è un’emittente TV francese, di proprietà pubblica, che trasmette via internt e satellite, dedicata all'informazione. Notiziari, meteo, rubriche e reportage. 

L'edizione del TG1 del12/03/1983



L'intrattenimento

Il macrogenere intrattenimento comprende le opere non fiction il cui intento di emozionare il pubblico (incuriosendolo, divertendolo, rilassandolo, ecc.) è sempre superiore a quello di informarlo o istruirlo.

Lo sport è una delle componenti fondamentali della programmazione TV. Sintesi della partita Germania-Italia del 2006.

Il varietà è stato per decenni il genere di maggior successo in TV. Canzonissima, RAI, 1971.



Il videoclip

Il videoclip è un breve filmato in cui una serie di immagini accompagna l'esecuzione di un brano musicale con fini promozionali.

"Weapon of Choice", Fatboy Slim, diretto da Spike Jonze, 2001.

"Shot in the Back of the Head", Moby, r. di David Lynch, 2009.



Lo spot

Lo spot è un breve messaggio promozionale per indurre l'acquisto di un prodotto o sensibilizzare su una certa tematica.

Spot Barilla "Chat line", 2000.

Pubblicità progresso, "Dona il sangue", 1971.