GLI ANNI CINQUANTA


Sintesi storica


Gli anni Cinquanta sono stati caratterizzati a livello internazionale dalla cosiddetta Guerra Fredda tra Occidente e URSS. Si trattava di un confronto costante tre le due superpotenze che però non sfociò mai in un confronto aperto, che avrebbe significato la fine del pianeta, dato che si sarebbe combattuto a suon di bombe atomiche

La sfera occidentale era dominata dagli USA. L'Europa era divisa in due: quella a ovest era sotto l'influenza statunitense, quella a est era sotto quella sovietica. La Germania (e Berlino) era divisa in due. Le popolazioni di questi paesi non godevano di reale possibilità di scelta. Sia gli USA che l'URSS non si facevano scrupoli di utilizzare ogni mezzo a propria disposizione per mantenere questi Paesi sotto la propria influenza. Si trattava di uno scontro geopolitico, anche se all'epoca prendeva la forma di uno scontro ideologico tra "libertà" e "comunismo". 

La parte orientale viveva in un clima di forte repressione, tipica dello stalinismo. Quella occidentale era orientata in senso fortemente conservatore, sia sul piano politico che dei costumi. 

La Guerra Fredda, tra periodi di crisi e di distensione, durò sino al 1989.



Il cinema negli anni Cinquanta

La stagione del neorealismo finì molto presto. In parte perché era venuto a mancare il pubblico politicamente interessato ad un cinema politicamente impegnato, dall'altro i governi centristi fecero di tutto per affossarlo, negando finanziamenti e istituendo una feroce censura. Negli USA si scatenò una vera e propria caccia alle streghe contro i cineasti che erano ritenuti vicini alle posizioni di sinistra. Molti furono imprigionati e costretti a lasciare i propri impegni, oppure a  lavorare sotto anonimato.

In Italia il cinema reagì al clima degli anni Cinquanta con due filoni. Il primo era quello della Commedia all'italiana, che si proponeva gli stessi intenti politici del neorealismo, ma realizzando film che potessero piacere al largo pubblico e che mescolassero la critica all'umorismo. Il secondo è quello del cinema d'autore, sostanzialmente di stampo esistenzialista. Anche seguendo le orme di certo cinema nordico, come quello di Ingmar Bergman, alcuni registi, come Antonioni, Fellini, Pasolini, Rossellini, proponevano film impegnati, non commerciali, linguisticamente sofisticati, e che affrontavano le problematiche di una società che veniva percepita come vuota di valori: il senso della vita, la qualità delle relazioni sentimentali, il ruolo della donna, la morte e la religiosità...



Su questa scheda una sintesi del cinema della Commedia all'italiana.



Su questa scheda una sintesi del cinema italiano d'autore degli anni Cinquanta.



Su questa scheda una sintesi del cinema USA degli anni Cinquanta.