I RAGAZZI DEL REICH

Analisi formale di alcune scene

Di seguito non un'analisi del film "I ragazzi del Reich" ("Napola - Elite für den Führer", regia di Dennis Gansel, 2004, Germania), ma una guida per ritrovare all'interno del film alcuni concetti chiave espressi in questo sito e nel libro di testo.


L'INCIPIT serve a chiarire subito che l'elemento caratterizzante il PROTAGONISTA del film è il fatto di essere un giovane operaio. Il film non comincia con un motivo musicale ma con il duro RUMORE del ragazzo che spala il carbone, e la LUCE di taglio sottolinea l'ambiente scuro, probabilmente poco salubre. Le prime tre inquadrature non descrivono la fisionomia individuale del personaggio, in modo da sottolineare l'importanza che ha nella sua esistenza la condizione sociale. Come dire: non è importante "come" è fatto, ma quello che fa. Gli spettatori "scoprono" il suo volto solo alla quarta inquadratura, quando si lava dal viso i resti della fatica del lavoro. Non a caso la MUSICA inizia solo in quel momento, perché è da quando esce dalla fabbrica che il ragazzo comincia a vivere. Proprio la ricerca di una uscita individuale dalla condizione operaia sarà infatti ciò che motiverà le sue scelte lungo la narrazione.

Nella seconda sequenza il protagonista percorre in bicicletta, seguito da una serie di ATTACCHI DI CONTINUITA', le strade di Berlino. Si tratta di un'occasione per mostrare attraverso la SCENOGRAFIA (e un intervento GRAFICO che sottolinea luogo e tempo) che la città comincia ad essere sottoposta ai primi bombardamenti. Gli attacchi di continuità si interrompono infatti con una CARRELLATA LATERALE che scopre una casa appena distrutta. La camera si ferma per riprendere il protagonista, sottolineando con un ATTACCO SULL'ASSE il suo voltarsi verso una ragazza, invece che verso le macerie. Una nota psicologica che serve a mostrare la fanciullesca spensieratezza del personaggio e chiarire che le scelte che compirà di lì a poco, entrare in una scuola quadri nazista, non è motivata da indignazione politica.

La LUCE di taglio, con la camera posizionata al lato opposto della sorgente, disegna un profilo più chiaro intorno al personaggio. Una luce di riempimento sulla parte dei due visi in ombra permette di renderli leggibili. 


L'incontro è seguito da CAMERA A MANO quando i due pugili si colpiscono. Uno stratagemma linguistico utilizzato quasi sempre in queste occasioni per rendere la concitazione e la violenza del momento, ma anche per "nascondere" movimenti che non sono quelli di un incontro di boxe "vero".


Nel film vi sono vari PERSONAGGI che appaiono solo in un numero molto limitato di scene. Eppure vengono caratterizzati fortemente, ma con mezzi linguistici "discreti". Si veda in questa scena il momento in cui il protagonista viene lusingato dall'ufficiale nazista e convinto ad entrare nella scuola quadri nazista. Alla fine è chiaro il disappunto del suo allenatore che in un'altra scena aveva dato mostra di apprezzare poco i giovani cadetti del regime. Il personaggio viene messo in risalto dal FUOCO SELETTIVO che lo evidenzia rispetto ai tre ragazzi, sfuocati, ma collocati dal punto di vista COMPOSITIVO in modo tale da incorniciarlo. Così sin da subito le scelte del personaggio sono accompagnate da note dolenti, che consentono al pubblico di distanziarsene criticamente.

Un ESTABLISHING SHOT mostra la facciata dell'edificio dove si tiene la selezione dei cadetti. Un MOVIMENTO DI CAMERA COMPOSITO, DAL BASSO rende la titubanza reverenziale del personaggio, ribadita dalla CARRELLATA LATERALE con cui si introduce l'interno.


Il MONTAGE ha quasi sempre una struttura circolare. Questo schema di montaggio viene utilizzato per riassumere la lunga sessione di test cui viene sottoposto il protagonista. E' accompagnato da una MUSICA, la cui conclusione segna anche la fine del montage, ed inizia e finisce coi piani ravvicinati dei due personaggi.


Nel montaggio classico il RACCORDO tra due scene dove vi è lo stesso personaggio deve connettere inquadrature che almeno inizialmente NON mostrano il personaggio. E' la momentanea sparizione di campo del personaggio che comunica inconsciamente al pubblico che è passato del tempo, senza la necessità di inserire dissolvenze. In questo caso il taglio della prima scena avviene dopo che per qualche istante la camera sosta sulla porta chiusa, e la seconda inizia dalla mano che muove l'acqua prima di salire per scoprire che appartiene al protagonista. Il posizionamento della camera e la messinscena permettono di disporre anche gli altri due personaggi della scena precedente (i genitori) su un diverso PIANO DI PROFONDITA' in modo da costituire un ulteriore legame narrativo con l'evento precedente. 

Il protagonista è giunto, grazie ad un passaggio, nei pressi della scuola quadri nazista che vorrebbe frequentare. L'inquadratura in cui l'auto esce di campo è anche quella che scopre il castello dove andrà a vivere, fungendo da ESTABLISHING SHOT sui generis. 


L'arrivo del protagonista nella scuola quadri nazista e la diffidenza degli altri cadetti è resa con uno SCHEMA DI MONTAGGIO che alterna due SOGGETTIVE: quella di chi sta fermo (e dunque è descritta da una PANORAMICA) e quella di chi si sta muovendo (con una CARRELLATA LATERALE) ambedue con SGUARDO IN CAMERA in modo da rendere più forte l'interazione.


Il protagonista entra nel salone del castello dove si ritrovano cadetti ed ufficiali. L'evento è espresso con un LONG TAKE costituito da un MOVIMENTO COMPOSITO che parte da una carrellata a precedere che serve a restituirci l'impaziente curiosità del ragazzo, seguita da una carrellata a seguire che porta il pubblico a partecipare al vivace clima di attesa degli studenti. Una rapida panoramica sull'arrivo degli ufficiali impone un improvviso cambio di atmosfera, mentre la camera indietreggia a precedere per sottolineare l'incedere marziale del gruppo.

I due ragazzi stringono amicizia. Friedrich si offre di esaminare gli scritti di Albrecht che nessun altro vuole leggere. Albrecht chiede all'amico se vuol andare a vedere una cosa: l'appartamento privato della cameriera. Il RACCORDO tra le due scene è DI CONTINUITA'.


Anche questo MONTAGE è basato su una MUSICA che fa da trait d'union della sequenza di immagini, alcune inquadrature che si ripetono per indicare che quell'azione è abitudinaria, un andamento circolare: la sequenza si apre e si chiude con l'immagine lontana del castello. Il fine è sempre quello di rendere una sintesi. In questo caso serve a mostrare la vita condotta dai due amici nella scuola che frequentano e il loro legame che si fortifica.


La conversazione tra i due amici è condotta con lo schema del LEAD IN/LEAD OUT, alternando inquadrature simmetriche che si avvicinano quando vi sono battute di dialogo che si vogliono sottolineare e si allontanano per indicare che si va a concludere.


Il RALENTI può svolgere varie funzioni. In questa scena serve a descrivere i complessi e rapidi movimenti dei personaggi. Per descrivere la dinamica di un'azione che si svolge in pochi secondi si ha bisogno di più "tempo cinematografico".


In questa scena i due amici sono obbligati a battersi per divertire il gruppo di gerarchi nazisti che festeggia la promozione del padre di Albrecht, il più gracile dei due. Per rendere visivamente la violenza della situazione l'ambiente è illuminato da LUCI dal COLORE rosso.


Nei film le scene notturne non sono mai realmente "notturne", altrimenti non si vedrebbe quasi nulla. Gli stratagemmi utilizzati in questa scena sono stati: diminuire la saturazione, utilizzare della finta nebbia come diffusore di illuminatori artificiali (che in questo modo non vengono individuati), chiudere il diaframma e, probabilmente, girare a cavallo del tramonto.


I due amici ormai sono ai ferri corti con i metodi vigenti nella scuola quadri nazista che frequentano. Vengono ripresi in CAMPO LUNGO per sottolineare la loro solitudine e la desolazione che sentono intorno, ma la loro voce è in primo piano SONORO per renderci partecipi delle loro riflessioni.


La CARRELLATA AVANTI in questa scena svolge la funzione di anticipare un'azione (la porta che viene spalancata) che introduce la sequenza più drammatica del film.


La scena viene introdotta da un TOTALE D'AMBIENTE che mostra il luogo nel quale si svolgerà l'azione. Come è tipico di questo schema di montaggio seguono riprese sempre più ravvicinate dei personaggi. Una PANORAMICA con funzione connettiva lega i due buchi nel ghiaccio, entrata ed uscita dell'esercitazione cui saranno sottoposti i cadetti.


Questa scena ne richiama un'altra, analoga, accaduta all'inizio del film. La decisione del protagonista di non soddisfare le richieste degli ufficiali nazisti viene resa con l'attutirsi del SUONO d'ambiente e l'introduzione di alcune note musicali, il RALENTI e la SOVRAESPOSIZIONE sul volto del protagonista. Il montaggio alterna l'azione del personaggio agli INSERTI del pubblico, alla fine visti in SOGGETTIVA. La scena si conclude con la SFOCATURA del personaggio insieme alla DISSOLVENZA IN NERO. Questa scena rende evidente l'apparentamento dello STORY CONCEPT di questo film con quello di altri, ad esempio "Gioventù, amore e rabbia" ("The Loneliness of the Long Distance Runner", regia di Tony Richardson, 1962, UK), in cui un carcerato alla fine rinuncia a tagliare il traguardo come forma di protesta vesto il direttore del penitenziario che puntava su di lui per accrescere il proprio prestigio.