IL SECONDO DOPOGUERRA


Sintesi storica: dal 1943 al 1945


Nel 1943 l'Italia era divisa in due. Al Sud stavano avanzando gli Alleati, guidati dagli USA. Il Centro Nord era occupato dai tedeschi, anche se formalmente governavano i fascisti della Repubblica Sociale Italiana (RSI), in realtà  uno stato fantoccio, completamente asservito ai nazisti.



Nel Centro Nord i partiti antifascisti cominciarono ad organizzare la lotta armata contro tedeschi e fascisti che venne chiamata Resistenza. Il settore più organizzato e forte era quello promosso dal Partito Comunista Italiano (Brigate Garibaldi), ma vi erano numerosi partigiani senza affiliazione di partito, le brigate legate al Partito Socialista Italiano, quelle della futura Democrazia Cristiana, quelle repubblicane di Giustizia e Libertà. Vi erano anche partigiani di destra e filomonarchici. Tutti i partiti antifascisti diedero vita ad una rappresentanza nazionale che si chiamava Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). L'adesione alla Resistenza spesso non era, soprattutto all'inizio, molto politicizzata. I giovani partigiani erano cresciuti sotto il fascismo e non avevano mai partecipato a dibattiti politici, elezioni, riunioni. E la stampa di opposizione era proibita. L'occupazione straniera e la ferocia della repressione nazista e fascista spinsero però molti giovani ad una forte radicalizzazione. Altri aderirono semplicemente perché non volevano entrare nella RSI o volevano evitare di essere deportati in Germania. La maggioranza dei partigiani comunque erano di estrazione popolare, operaia e contadina. Per questo molti di loro speravano che, finita la guerra, ci sarebbe stato un progresso che le classi sociali a più basso reddito. I partigiani erano presenti soprattutto sulle montagne, dove trovavano rifugio in zone boschose o nelle case contadine e scendevano per compiere le loro azioni. Erano anche presenti nelle città per compiere azioni di sabotaggio.



 Tedeschi e fascisti reagirono molto duramente. Ad affrontare i partigiani furono quasi sempre i tedeschi, dato che i nazisti consideravano i fascisti inaffidabili e vili, nonostante fossero il doppio dei partigiani e molto meglio armati. Dopo ogni azione partigiana tedeschi e fascisti procedevano con rappresaglie contro i civili e rastrellamenti. In ogni città vennero istituiti centri di tortura dove passarono migliaia di persone, spesso innocenti. Il consenso nei confronti del fascismo crollò ai minimi termini. Anche chi aveva aderito per ragioni nazionaliste si allontanò: la RSI aveva accettato che una parte dell'Italia del Nord Est finisse direttamente sotto il Terzo Reich. 

Del resto statunitensi ed inglesi non si risparmiavano certo: le vittime tra la popolazione civile dei loro bombardamenti furono circa 40.000.

I partigiani furono in tutto circa 250.000. Tra questi quelli uccisi furono quasi 50.000, mentre altri 20.000 furono feriti o mutilati.

I civili deportati dai tedeschi furono 40.000, di cui 7.000 ebrei, di cui sopravvisse solo il 10%.

I soldati italiani uccisi dai tedeschi subito dopo l'8 settembre e che si opposero agli invasori pur senza direttive, furono 45.000. 650.000 furono internati nei lager tedeschi e 40.000 morirono. Il 90% dei soldati (e il 70%) degli ufficiali si rifiutò di aderire alla RSI in cambio della liberazione. Fascisti e nazisti compirono 400 stragi (uccisione di più di 8 persone). In totale i civili non partigiani che furono massacrati da fascisti e nazisti furono circa 10.000.

La strage di Marzabotto nel film "L'uomo che verrà" (r. di G. Diritti, 2009, IT).

La strage di Stazzema nel film "Miracolo a Sant'Anna" (r. di S. Lee, 2008, USA).



Le donne che parteciparono alla Resistenza furono 35.000. 3.000 di queste vennero fucilate o impiccate, 1.000 caddero in combattimento, 5.000 furono torturate, 3.000 furono deportate in Germania.



Nel 1945 gli Alleati sfondarono le linee tedesche e il CLN decise, contro il parere di inglesi e statunitensi di lanciare l'insurrezione generale di tutte le città del Nord nelle mani di fascisti e tedeschi. Intorno al 25 aprile i partigiani scesero dalle montagne, promossero la ribellione nelle città e liberarono rapidamente la regione costringendo i tedeschi alla fuga, i fascisti a nascondersi e costituendo ovunque governi provvisori, prima dell'arrivo delle truppe alleate.

Il protagonismo dei partigiani salvò l'Italia dal destino che toccò alla Germania. L'Italia era stata corresponsabile, insieme a Germania e Giappone, della più devastante guerra della storia dell'umanità. Ma al tavolo della pace subì conseguenze minime in termini di perdite di territorio e di riparazioni. E ciò anche grazie alla Resistenza. 


L'Italia uscì dal periodo più buio della sua storia recente completamente prostrata sul piano economico. In realtà però gran parte della popolazione, dopo la Liberazione, viveva in un clima di euforia. Per la prima volta da molti anni la popolazione italiana  poteva discutere, riunirsi, parlare, leggere opinioni diverse. C'erano grandi speranze di cambiamento. I partigiani erano gli eroi del momento.

Nel 1946 vennero indette le prime elezioni libere e a suffragio universale. La cittadinanza fu chiamata ad eleggere un Parlamento Costituente, incaricato cioè di scrivere la Costituzione del Paese. I partiti che ebbero più voti furono dell'ordine la Democrazia Cristiana (che veniva dalla tradizione del Partito Popolare esistente prima del fascismo), il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano. Allo stesso tempo si votò per scegliere tra Repubblica e Monarchia. E naturalmente vinse la Repubblica, visto la complicità della monarchia durante il fascismo e la disastrosa gestione dell'armistizio nel 1943. Da quel momento il giorno del referendum, il 2 giugno, è festa nazionale della Repubblica. Si costituì un governo di unità nazionale che riuniva la gran parte dei partiti. La Costituzione che ne uscì risentì fu di compromesso tra i due poli ideologici che si erano formati nel dopoguerra: la DC da un lato e la sinistra dall'altro. 


Il cinema neorealista


In questa scheda si trova una sintesi sul movimento neorealista in campo cinematografico.



The United Nations (inglese)


- The Creation of the UN 


- Eleanor Roosevelt 


- The Declaration of Human Rights 
Articles 1, 2, 4, 5, 21 and 26, all related to the above mentioned modules. 



Sintesi storica: l'inizio della guerra fredda.


Intorno al 1947 il clima politico era già cambiato. Nel mondo si stava sfaldando l'alleanza tra Occidente e URSS che aveva portato alla sconfitta del nazismo e del fascismo. Gli USA e l'URSS stavano per dare inizio a quella che si sarebbe chiamata Guerra Fredda, in cui ognuna delle due grandi potenze cercava con ogni mezzo di imporre la propria politica alla parte dei territori che aveva "conquistato" nel corso della Seconda guerra mondiale. E l'Italia faceva parte della sfera d'influenza statunitense. Invece di riforme politiche i giovani che avevano combattuto contro il fascismo videro piano piano franare le proprie speranze. Venne ripristinata nelle fabbriche la libertà di licenziamento. Si approvò l'amnistia nei confronti dei fascisti, compresi quelli colpevoli di stragi. Tutti i funzionari dello Stato complici del fascismo ripresero i propri posti nella polizia, nella magistratura, nei mezzi di comunicazione. Alla fine si ruppe anche il governo di unità nazionale, venne espulsa la sinistra e si formò un governo dei soli partiti di centro. Erano cominciati gli anni '50.