Lo stile di... Visconti (Quinte, 2h)

La studentessa si è offerta volontaria in cambio di una valutazione da 8 a 10 per esporre lo stile dell'autore Luchino Visconti. La studentessa ha visionato cinque suoi film: Ossessione, La terra trema, Senso, Rocco e i suoi fratelli, Il gattopardo







La studentessa segue il filo della sua presentazione in Powerpoint.

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Presentazione di Luchino Visconti
a cura di Irene De Santis
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Un'altra studentessa prende appunti alla lavagna su quanto esposto dalla relatrice, aggiungendo le integrazioni del docente.



Lo stile di Visconti può essere riassunto in questo modo:

1. Utilizza in modo molto libero i mezzi linguistici del cinema, soprattutto dal punto di vista della ripresa. Non è legato ad esempio ad un uso particolare degli obiettivi, o dei movimenti di camera, ecc. Semplicemente utilizza ciò che ritiene necessario per rappresentare una certa narrazione.

2. Pone un'attenzione maniacale alla messinscena, soprattutto per quanto riguarda scenografia (con particolare attenzione all'arredamento) e costumi. 

3. La recitazione degli attori svolge un ruolo molto importante. Spesso le inquadrature sono semplici, con pochi movimenti,  e il montaggio elementare proprio per dare maggiore spazio alle capacità attoriali, soprattutto per quanto riguarda movimenti nello spazio e gestualità (più della mimica).

4. La composizione del quadro ha un'importanza particolare proprio perché rappresenta la congiunzione di due elementi che per Visconti sono fondamentali: la scenografia e il movimento degli attori. Sono evidenti anche gli influssi della pittura, ad esempio quella di ispirazione risorgimentale ne Il Gattopardo e in Senso.

5. Dal punto di vista narrativo Visconti è molto attratto dal melodramma, cioè un tipo di racconto tragico, dalle tinte forti e con personaggi dai comportamenti estremi. Questo è evidente in Rocco e i suoi fratelli.

 

Elementi della poetica di Luchino Visconti:

1. Visconti era di origine nobile, ma da giovane si avvicinò alle posizioni del Partito Comunista. I suoi primi film, realizzati durante il neorealismo, erano dedicati alla condizione di vita di personaggi della classe lavoratrice. Col passare degli anni, però, la sua origine sociale si fece sentire e i suoi film furono sempre più dedicati alla descrizione di ambienti nobiliari, anche se magari per criticarli. I nobili venivano visti come una classe sì destinata al tramonto, ma terribilmente affascinante.

2. Visconti fu uno dei maggiori esponenti della corrente neorealista . Alcuni sostengono anzi che ne fu l'iniziatore, con il film Ossessione, prodotto sotto la Repubblica Sociale Italiana e subito ritirato. In quel film venivano messi in mostra, infatti, elementi narrativi invisi al fascismo: la figura del padre di famiglia veniva criticata e la coppia dei giovani amanti veniva vista con simpatia; si rappresentava la figura di una donna forte e volitiva; venivano raffigurate location realiste, di provincia, mai viste nel cinema sotto il fascismo (Ancona, la campagna padana).

3. Nella gran parte dei suoi film, i personaggi sono spesso dominati dalle proprie passioni, e se ne fanno guidare, anche contro i propri interessi.