LA FORMAZIONE DEGLI USA E IL CINEMA


GLI USA OGGI


Gli Stati Uniti d'America (United States of America -USA- a volte chiamati semplicemente "States") sono oggi una repubblica federale composta da 50 stati e un distretto federale che ospita la capitale: Washington. Gli USA costituiscono il quarto Paese più esteso al mondo, grazie alla progressiva annessione di territori appartenenti ai popoli nativi e al Messico, un processo che si è concluso da circa un secolo. Gli USA, con più di 300 milioni di abitanti, sono il terzo Paese più popolato al mondo, grazie al costante incoraggiamento dell'immigrazione. Oggi il 75,1% della popolazione è bianca, il 12,3% nera, il 3,6% asiatica e lo 0,9% nativa. I residenti bianchi di ascendenza latinoamericana costituiscono il 12,5% della popolazione, quelli di origine tedesca il 12,2%, seguono quelli di origine irlandese, inglese, italiana (5,6%). Il gruppo comunemente identificato come WASP (bianco, anglosassone, protestante), pur detenendo ancora le leve del potere politico ed economico, non costituisce più la maggioranza della popolazione del Paese. L'economia statunitense è la più grande del mondo: il 23% del PIL totale mondiale. Il potere legislativo a livello federale è esercitato dal Congresso, composto dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato. Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente che è capo dello stato e del governo, oltre che comandante in capo delle Forze armate e massima autorità diplomatica. A livello politico si alternano al potere da circa un secolo due partiti: il Partito Repubblicano, conservatore, e il Partito Democratico, progressista. L'attuale presidente è Joe Biden, democratico.



Gli Stati Uniti d'America costituiscono oggi uno dei 35 Paesi del continente "America". Il continente americano è suddiviso dal punto di vista geografico in tre regioni: l'America del Nord (che comprende Canada, USA e Messico), l'America Centrale e l'America del Sud. Gli USA costituiscono solo un terzo della popolazione dell'intero continente ed occupano meno di un quarto della sua superficie. Per questo i termini "americano" e "statunitense" non sono sinonimi. Con il termine "America Latina" si intende invece l'insieme dei Paesi americani (dal Messico -in America del Nord- all'Argentina) dove si parlano prevalentemente lingue neolatine (castigliano e portoghese).



GLI USA E LO STERMINIO DEI NATIVI


Il territorio oggi conosciuto come Stati Uniti d'America era occupato, prima della colonizzazione europea, da svariati milioni di individui appartenenti a popolazioni molto diverse per lingua, cultura e organizzazione sociale. Erano comunque tutti discendenti dalla grande migrazione asiatica avvenuta 40.000 anni prima. Gli europei hanno denominato in vari modi queste nazioni: pellerossa, indiani, indiani d'America, nativi, amerindi, ecc. I primi europei a mettere piede sul territorio oggi statunitense furono i vichinghi e molti secoli dopo (nel 1513) alcuni esploratori europei. Nel corso dei secoli il contatto con gli europei fu disastroso per i nativi. Non solo perché gli europei ingaggiarono una continua e dura lotta per cacciarli dai loro territori, ma soprattutto per le malattie infettive di cui i bianchi erano portatori e nei confronti delle quali i nativi non disponevano di sufficienti difese immunitarie. Le stime delle perdite complessive subite dai nativi variano a seconda degli studiosi e vanno da alcuni milioni ad oltre venti milioni di individui. Oggi i nativi residenti negli USA sono circa 3 milioni. Qui sotto la distribuzione geografica delle nazioni native all'inizio della colonizzazione. In realtà si tratta di localizzazioni molto approssimative perché le popolazioni native dovettero spostarsi anche di migliaia di chilometri nel corso dei secoli, sotto la pressione della colonizzazione europea ed anche degli scontri tra tribù.



L'AMERICA SPAGNOLA E IL PERSONAGGIO DI ZORRO


A partire dal XVI secolo il territorio attualmente appartenente agli USA fu occupato da una serie di potenze coloniali europee: la Spagna, che occupò gran parte del continente americano e la parte sud occidentale degli attuali USA, la Francia che oppupò la parte centrale degli attuali USA e l'Inghilterra che occupò una piccola porzione degli attuali USA, sulla costa est. Qui sotto la situazione nel 1800.



Gli spagnoli furono i primi a occupare parte del territorio oggi appartenente agli USA. Essi costituirono un vasto impero coloniale che andava da un lembo dell'attuale Canada sino all'attuale Argentina. All'inizio del XIX secolo tutta l'America occupata dalla Spagna fu investita da un'ondata di guerre per l'indipendenza dalle quali sorsero gli attuali stati latinoamericani. Uno di questi era il Messico: quando nel 1821 si rese indipendente dalla Spagna, il suo territorio comprendeva una vasta parte del territorio oggi statunitense (tra gli altri anche l'attuale California, il Nuovo Messico e il Texas). Nella California ancora spagnola, alla vigilia dell'indipendenza del Messico, sono ambientate le avventure immaginarie di Zorro.


Zorro (in castigliano "volpe") è un personaggio immaginario apparso per la prima volta nel romanzo "The Curse of Capistrano" di Johnston McCulley nel 1919 ottennendo un inaspettato successo. Ispirò da allora ad oggi film, telefilm, cartoni animati, fumetti. Zorro è un eroe mascherato le cui gesta si svolgono in California alla vigilia dell'indipendenza del Messico dalla Spagna. Il suo vero nome è Don Diego de la Vega, un nobile che combatte in nome degli oppressi contro la tirannia dei vari governatori spagnoli della sua città, Los Angeles. Di giorno si atteggia a intellettuale piuttosto vile e poco interessato alla politica, di notte si trasforma in formidabile spadaccino in lotta contro i potenti. Cavalca un cavallo nero (Tornado) ed è nero anche il caratteristico vestiario (mantello, guanti, cappello, mascherina). Con la sua spada Zorro suole lasciare per segno una grossa Z fatta con tre rapidi colpi. Altri personaggi: Lolita Pulido attratta da Zorro, ma non da Diego, il Sergente Garcia, il servo sordomuto Bernardo. Dato che le produzioni sono prevalentemente USA, nelle fiction ispirate al personaggio si parla sempre di lotta per l'indipendenza della California, glissando così sui tre decenni in cui questa fu parte del Messico, prima di essere occupata dagli USA (diverse produzioni hanno però ambientato la storia in altri momenti storici).
"Il segno di Zorro" del 1920 fu il primo film ispirato al personaggio cui seguirono molti altri, tra i quali diversi di produzione italiana. La fiction di maggior successo, però, fu senz'altro una serie tv, quella prodotta dalla Walt Disney in onda dal 1957 al 1959 in USA e dal 1966 in poi in Italia, con protagonista Guy Williams, 78 episodi. Le avventure cinetelevisive di Zorro devono molto al genere "cappa e spada" ma costituiscono anche fonte di ispirazione per la successiva formazione del classico supereroe statunitense: ha capacità prodigiose, è mascherato per celare la propria identità, difende sempre i più deboli, ecc. Ha senz'altro influenzato la creazione di Batman, negli anni Trenta (curiosità: i genitori di Bruce Wayne vengono uccisi una sera dopo avere visto "The Mark of Zorro").

"Il segno di Zorro" ("The Mark of Zorro", r. di Fred Niblo, con Douglas Fairbanks, 1920, USA).

Zorro (serie TV di 82 episodi, prodotta dalla Disney, trasmessa negli USA dal 1957 al 1959.



L'AMERICA FRANCESE E "L'ULTIMO DEI MOHICANI"


Anche i francesi parteciparono alla conquista del nuovo mondo colonizzando il territorio che chiamarono "Nuova Francia" a partire dal secolo XVI. All'inizio del XVIII secolo, al momento della sua massima espansione, il territorio francese era esteso dall'attuale Canada al Golfo del Messico, occupando la parte centrale degli odierni USA. La guerra dei sette anni portò al confronto tra Gran Bretagna e Francia anche sul continente americano (tra il 1755 ed il 1762) che si tradusse anche nello scontro tra diverse nazioni indiane ognuna alleata con uno dei due contendenti. La Francia perse una parte dei propri territori (e il rimanente, la Louisiana, fu venduto agli USA da Napoleone Bonaparte nel 1803).


Questa guerra è teatro del romanzo d'avventura "L'ultimo dei mohicani" ("The Last of the Mohicans") di James Fenimore Cooper da cui sono stati tratti diversi film. Il romanzo è stato pubblicato nel 1826 ed ebbe un enorme e continuativo successo di pubblico. E' ambientato nel 1757, quando le nazioni di nativi si schieravano spesso con uno dei popoli colonizzatori, a volte su fronti opposti. Narra delle gesta di un trapper (chiamato "Occhio di falco") e di due mohicani (una nazione di nativi dell'est degli USA, la cui lingua è oggi estinta), padre e figlio (l'ultima speranza di perpetuare la tribù) che si trovano ad aiutare le figlie di un colonnello inglese che sono state rapite dagli Uroni, alleati coi francesi. La prima importante versione cinematografica fu quella diretta da Clarence Brown e Maurice Tourneur nel 1920, un'altra è del 1936 per la regia di George Seitz e l'ultima è quella uscita per la regia di Michael Mann nel 1992.



LE 13 COLONIE INGLESI, POCAHONTAS E LA LETTERA SCARLATTA


I territori situati lungo le coste orientali furono invece colonizzati principalmente dagli inglesi dal XVII secolo. Le 13 colonie che erano state fondate videro un progressivo aumento della popolazione di origine europea, superiore alle altre parti del continente. Un quinto dei loro abitanti era comunque costituita da schiavi. 


Un mito spesso utilizzato nella cultura popolare per dinostrare il supposto carattere non violento dell'invasione britannica è quello di Pocahontas. Negli ultimi anni sia il cartone animato della Disney (r. di Mike Gabriel ed Eric Goldberg, 1995) che il film di Terence Mallick (2005) hanno invece sottolineato in diversa misura il carattere violento, se non altro dal punto di vista dell'ecosistema, della presenza dei bianchi.
La Pocahontas realmente esistita (1595-1617) era figlia del capo Powhatan, che governò una confederazione di tribù in una regione dell'attuale Virginia. Nel 1607 giunsero in quel territorio i coloni Inglesi e cominciarono a costruire un insediamento stabile. Uno dei capi dei coloni, John Smith, raccontò in seguito di esser stato catturato da un gruppo di nativi e che l'intervento della figlia del capo, Pocahontas, che aveva tra i 10 ed i 12 anni, gli aveva salvato la vita. Da quel momento si stabilì una relazione amichevole tra la colonia e i nativi e la stessa Pocahontas salvò l'insediamento portando provviste in un periodo di carestia. Quando la colonia si ingrandì, il conflitto coi nativi, però, si riaccese. Nel 1609 Smith fu costretto a rientrare in Inghilterra per curarsi di una ferita, ma i coloni dissero ai nativi che Smith era morto. Non ci sono evidenze in nessun documento storico riguardo al fatto che Smith e Pocahontas fossero amanti. Alcuni coloni inglesi catturarono Pocahontas per stabilire rapporti di forza favorevoli coi nativi. In quel periodo di cattività Pocahontas fu affidata ad un pastore che le fece imparare l'inglese e la battezzò, rinominandola "Rebecca". Nella colonia Pocahontas incontrò John Rolfe, un coltivatore di tabacco, che si innamorò di lei. Si sposarono nel 1614 e l'anno dopo ebbero un bambino. Il matrimonio portò un temporaneo clima di pace tra nativi e coloni. Al fine di incoraggiare l'arrivo di nuovi coloni e investitori in Virginia, si pensò di utilizzare Pocahontas come prova che i nativi non costituivano un serio pericolo e la famiglia intraprese un viaggio in Inghilterra nel 1616. Là, Pocahontas incontrò John Smith che lei credeva morto e fu invitata anche a Corte, insieme ad altri membri della sua tribù, suscitando grande curiosità. Nel marzo del 1617 Rolfe e Pocahontas si imbarcarono su una nave per far ritorno in Virginia, ma lei si ammalò e morì prima di tornare alla sua terra.



Diversi immigrati delle 13 colonie inglesi appartenevano a religioni puritane, perseguitate in Europa. Il clima di vita nelle colonie, ispirato da una forte etica del lavoro insieme ad un rigido moralismo, sono illustrati da uno dei primi grandi romanzi della letteratura statunitense, ambientato nel New England del XVII secolo: "La lettera scarlatta" ("The Scarlet Letter"), scritto da Nathaniel Hawthorne nel 1850. Questo romanzo, che narra le vicende di una donna emarginata dalla propria comunità perché rimasta incinta al di fuori del matrimonio, ha visto svariati adattamenti cinematografici.

"La lettera scarlatta" ("The Scarlet Letter", r. di Victor Sjöström con Lillian Gish e Lars Hanson, USA, 1926).

"La lettera scarlatta" ("The Scarlet Letter", r. di Roland Joffé, con Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall, USA, 1995).



LA GUERRA D'INDIPENDENZA STATUNITENSE


Le 13 colonie si ribellarono alla Gran Bretagna nel 1773 e intrapresero, con l'aiuto della Francia, una guerra che portò il 4 luglio 1776 alla dichiarazione di indipendenza. Nascevano gli Stati Uniti d'America su principi repubblicani. George Washington, comandante in capo dell'esercito, divenne il primo Presidente degli Stati Uniti. La nuova Costituzione venne approvata nel 1789 e si basava in parte sui principi dell'illuminismo, anche se non metteva in discussione la schiavitù, ampiamente diffusa. Sulla rivoluzione americana (chiamata anche "guerra d'indipendenza americana") sono stati realizzati alcuni film, ma non tanti. Forse perché indigesta al pubblico inglese.

La situazione degli Stati Uniti poco dopo l'indipendenza (1800).

"Revolution" (r. di Hugh Hudson, con Al Pacino, 1985, USA).

"Il patriota" ("The Patriot", r. di Roland Emmerich, con Mel Gibson, 2000, USA).



L'OVEST SELVAGGIO E I TRAPPER


Le aree a ovest delle 13 colonie erano scarsamente popolate dai bianchi, e quegli immensi territori erano a loro sconosciuti. Ma vi furono molti esploratori e cacciatori di pellicce che li percorsero. Questi personaggi hanno dato vita alla mitologia del trapper, armato di fucile ad avancarica e dal tipico costume in pelle di daino di ispirazione indiana con copricapo in pelliccia ornato con una coda di animale. Il termine "trapper" deriva da "animal trapping" (per le trappole che usavano per catturare gli animali senza rovinare la pelliccia), ma è in uso più in Italia che negli USA (dove si chiamano "mountain man"), grazie ai fumetti che sono stati loro dedicati (Blek Macigno e Comandante Mark). Vivevano isolati la gran parte dell'anno, cacciando e mantenendo generalmente buoni rapporti coi nativi. Furono attivi tra la seconda metà del XVIII secolo fino alla prima metà del XIX e sparirono con l'invasione dei coloni. Vari film sono loro dedicati.

"Il grande cielo" ("The Big Sky", r. di Howard Hawks, con Kirk Douglas, 1952, USA).

"Corvo Rosso non avrai il mio scalpo" ("Jeremiah Johnson", r. di Sydney Pollack, con Robert Redford, 1972, USA).


Sono stati tratti due film dalla storia, tra verità e leggenda, di Hugh Glass, esploratore e trapper che divenne famoso per essere sopravvissuto all'attacco di un orso grizzly, che lo lasciò agonizzante e abbandonato dai suoi compagni che lo credevano in fin di vita, e il suo avventuroso ritorno. 

"Uomo bianco va col tuo Dio" ("Man in the Wilderness", r. di Richard Sarafian, con Richard Harris, 1971, USA). 

"Revenant - Redivivo" ("The Revenant", r. di  Alejandro González Iñárritu, con Leonardo Di Caprio, 2015, USA). 


Il trapper più famoso fu Davy Crockett (1786-1836). Dopo vari mestieri divenne famoso come cacciatore di orsi. Aiutò come esploratore il generale Jackson nella sua campagna contro gli indiani Creek. Successivamente Crockett divenne deputato e Jackson presidente. I due furono in perenne conflitto anche a causa della decisione di Jackson di violare il trattato di pace coi Creek. Crockett aiutò i coloni texani nella loro guerra contro il Messico e morì a Fort Alamo. Sulla figura di Davy Crockett sono stati girati ben 14 film, tra i quali "Alamo" prodotto, interpretato e diretto da John Wayne nel 1960.

"Le avventure di Davy Crockett" ("Davy Crockett, King of the Wild Frontier", r. di Norman Foster, prodotto dalla Disney, 1955, USA).

"Alamo - Gli ultimi eroi" ("The Alamo", r. di John Lee Hancock, 2004, USA). 


Il Grande Blek (conosciuto anche come Blek Macigno) fu realizzato a partire dal 1954 dal gruppo EsseGesse, formato da tre sceneggiatori e disegnatori piemontesi: Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris. Blek combatte, più che altro a forza di cazzotti, le Giubbe Rosse, un corpo d'elite inglese realmente esistito, insieme ad altri trapper.

Il gruppo EsseGesse realizzò anche la serie Il Comandante Mark a partire dal 1966 le cui gesta si svolgono tra il 1773 e il 1781, durante la Guerra di indipendenza americana. Mark è un comandante dei Lupi dell'Ontario, una formazione paramilitare che combatte contro le Giubbe Rosse. Blek e Mark ebbero un enorme successo sia in italia che in Francia tra gli anni '50 e '60.

Anche Ken Parker, creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo a partire dal 1977, all'inizio viene raffigurato come un trapper. Poi nel corso dei vari episodi incontra vari momenti della Storia USA.