Lez. 04 Produrre emozioni: fotografia (Prime, 1h+1h+1h)

La fotografia e l'audiovisivo hanno maniere diverse di ispirare delle emozioni. La fotografia deve cogliere (o costruire) una situazione che a colpo d'occhio o dopo una breve esplorazione visiva induca una certa emozione dello spettatore. Il momento e il punto di vista devono essere ben scelto: la situazione potrebbe essere molto emozionante, ma il singolo scatto potrebbe coglierla da un punto di vista o in un istante di per sè poco significativi. L'audiovisivo invece non deve cercare il momento, ma costruire un racconto. Che abbia un inizio, uno svolgimento e un finale. L'emozione non sarà ispirata nella gran parte dei casi da una sola inquadratura, ma dall'attento assemblaggio di più inquadrature.

Gli studenti sono invitati a realizzare a casa una fotografia che sia in grado di per sé di ispirare una delle seguenti emozioni: malinconia, tenerezza, confusione.


Autore: Simone Gozzetti, 1H. La fotografia dovrebbe ispirare confusione. La bella composizione però appare molto ordinata: una base forte e una linea dritta, verticale, nel mezzo. Non sempre ciò che è confuso nella realtà appare tale anche in una fotografia.


Autrice: Giorgia Bertelli, 1H. La fotografia dovrebbe ispirare malinconia. In realtà questa foto molto ben riuscita, ispira invece inquietudine, a causa dell'assenza di esseri umani, delle luci misteriose e delle ampie ombre, valorizzate dall'ampio tratto di strada inquadrato.


Autore: Daniele Benzoni, 1H. La fotografia riesce in effetti a trasmettere un'emozione di tenerezza. L'intento riesce grazie alla ripresa dall'alto che "infantilizza" e ingrandisce gli occhi a scapito del resto del corpo e lo sguardo diretto verso il pubblico. Lo sfondo omogeneo e scuro contribuisce a staccare bene la figura chiara. Il triangolo occhi/naso è al centro dell'inquadratura.


Autore: Davide Casas, 1L. L'autore per rappresentare la malinconia si è servito di un pupazzo. La scelta è curiosa e permette di rappresentare l'emozione in maniera "atratta". 


Autore: Giovanni Bolognini, 1L. L'autore "stacca" dallo sfondo il pancione usando il nero della maglietta indossata dalla donna. Le due mani sono ben disegnate dalle luci e dalle ombre. Il braccio "guida" l'attenzione del pubblico sulla donna, sottolineandone la rotondità. 


Autrice: Sara Chirico, 1L. L'autrice riprende un momento dell'autunno risaltandone le caratteristiche, soprattutto dando spazio alle foglie a terra. La secca prospettiva geometrica contribuisce a mettere in rilievo l'assenza di figure umane.



Avendo rilevato una certa tendenza degli studenti a riprendere oggetti inanimati o animali, si esorta la classe rimanente a concentrarsi su figure umane.