Lez. 03. Tecnica dell'intervista (quarte, 1h+2h+2h+2h+2h)

Il docente spiega inizialmente le problematiche tecniche relative alle interviste. Quindi si focalizza sul sonoro.

In laboratorio gli studenti sono divisi in tre set. In uno si intervisterà uno studente con il radiomicrofono lavalier, in un altro con il "boom" e in un altro ancora con radiomicrofono "gelato". Ogni gruppo dovrà intervistare un suo membro e quindi ruotare e passare ad un altro set.



Si studia la tecnica di interviste famose, alcune delle quali sono raccolte in questa pagina. Nella stessa pagina si legge il documento su "La tecnica dell'intervista". Si riassumono tutte le modalità di realizzazione di un'intervista sia sul piano linguistico che produttivo-organizzativo.

In un secondo momento di laboratorio si divide la classe in quattro gruppi per sperimentare l'intervista tipica delle riprese eng (non in studio). Si consigliano i gruppi tre tecniche: fissa su intervistato con ripresa delle domande dell'intervistatore realizzata successivamente; fissa sui due; prima sui due, poi lenta zumata sull'intervistato fino a escludere il giornalista, quindi ritorno prima del finale (o in occasione di una seconda domanda).


Il risultato viene analizzato durante la lezione successiva e si giunge alla conclusione che è disastroso da tutti i punti di vista:

a. non si è tenuto conto della posizione del sole, della luce e dell'ombra. Così gli intervistati erano spesso sottoesposti o c'erano nell'inquadratura ampie zone di sopraesposizione. Inoltre non è stata curata la temperatura colore, poichè non è stato rifatto il bianco dopo ogni stop;

b. non è stato curato il posizionamento di intervistato e intervistatore, per cui troppo spesso l'intervistato non era in una posizione favorevole;

c. la tecnica di ripresa era per lo più semplificata, lasciando senza variazione i due in campo;

d. non si è approfittato dell'esperienza per esercitarsi nella modalità più difficile (quella di usare lo zoom).

e. la camera era troppo vicino ai due, col risultato di creare un effetto grandangolo (l'intervistatore appare molto più grande dell'intervistato, la distanza tra i due appare eccessiva e si creano vuoti nell'inquadratura.

Si decide dunque di ripetere l'esperienza la volta successiva.