IL TONO NARRATIVO


Il tono narrativo, insieme al punto di vista e alla densità narrativa, costituisce un elemento essenziale della configurazione necessaria allo sviluppo narrativo dell'opera audiovisiva fiction. Per configurazione si intende l’insieme delle operazioni di modellazione che il materiale narrativo ancora grezzo (eventipersonaggi e ambientazione) subisce per renderlo unitario e coerente prima della sua articolazione nell'intreccio. Il tema del tono narrativo è affrontato alle pagine 63-64 del libro Il linguaggio cinematografico.


Il tono tragico di "Alba tragica" ("Le jour se lève", r. di Marcel Carné, 1939, FR) è impostato sin dalla sequenza iniziale, così, quando il lungo flashback dà conto degli antefatti, il suo tono prevalentemente romantico rimane sotto il segno dell'inizio e condiziona il finale.



"Frantic" (r. di Roman Polański, 1988, USA-FR), come gran parte dei thriller, è fondato su un prevalente tono drammatico, ottenuto mantenendo il pubblico in uno stato di sospensione ansiosa. Questo tono differisce da quello tragico perché meno intenso e meno pervasivo dell’intera opera. 



La scena che segue è tratta dal film "Fargo" (di Joel e Ethan Coen, 1996, USA). Il rapimento della moglie del protagonista è raccontato utilizzando un tono comico che "torce" eventi potenzialmente drammatici in direzione del paradossale, ma fermandosi a un passo dal surreale. I fratelli Coen riescono a comunicare questo tono scegliendo di procedere, internamente all'evento, con soluzioni spiazzanti, anche se concatenate tra loro e dotate di una propria interna logica. Che la donna si liberi dell'uomo con un morso appare inaspettato. Del resto il morso "spiega" perché l'uomo, una volta nel bagno, si preoccupi di cercare una crema, ciò però non toglie che il suo improvviso cambiamento di priorità appaia bizzarro. Ma, proprio grazie allla sua ricerca affannosa di una crema per il morso, si accorge che la donna è nascosta dietro la tenda: logico, ma inaspettato, dato che avevamo visto la finestra aperta. A quel punto ci aspetteremmo che lui afferri la sua vittima, invece rimane inebetito ad osservare la donna che fa tutto da sola: cade per le scale avvolta dalla tenda, in puro stile slapstick. 


Il tono comico si propone di far sorridere il pubblico e obbliga a una certa leggerezza dei materiali narrativi ottenuta smussando le asperità potenzialmente drammatiche del racconto. Nella commedia all'italiana spesso questo tono prevalente si alterna però a momenti drammatici, come in questa sequenza. Da "Tutti a casa" (r. di (regia di Luigi Comencini, 1960, IT).



In "Un'estate d'amore" ("Sommarlek", r. di Ingamar Bergman, 1951, SE) prevale il tono dolente che stende su tutta la storia un velo di malinconia (anche sulle scene romantiche), nostalgia o rammarico per quel che poteva essere e non è.



In "La sottile linea rossa" ("The Thin Red Line", r. di Terrence Malick, 1998, USA) prevale il tono lirico che si ottiene narrando la storia come un insieme di momenti irripetibili, suggestivi, trattati poeticamente. l protagonista del film muore, ma la rappresentazione della sua morte dura solo un paio di secondi, con la musica che continua  senza intensificazioni. La sua fine si trasfigura nel paesaggio, nella speranza di una esistenza umana che possa fondersi con la natura.   



Il tono romantico si propone di riprodurre l'insieme delle sensazioni e la particolare percezione del mondo di quando si è innamorati. Questo tono incoraggia una narrazione enfatica, gesti e dialoghi intensi e passionali. In questa scena tratta da "Love Story" (regia di Arthur Hiller, 1970, USA) i due protagonisti pronunciano impegnative promesse di unione. Una insistita carrellata circolare, isolandoli dal contesto, trasmette una sensazione di esclusiva intimità.



Il tono epico nasce dalla contaminazione tra tono lirico e drammatico. La narrazione pervasa da questo tono ha accenti vigorosi, tesi a fare della grandezza la cifra di ogni elemento del racconto. Induce nel pubblico stati d'animo di esaltazione e di fervore. È tipico del genere fantasy e di film di ambientazione storica. Nella clip, una scena tratta da "Il signore degli anelli - Il ritorno del re" ("The Lord of the Rings: The Return of the King", r. di Peter Jackson, 2003, USA-NZ).